Se è vero che siamo tutti sotto potenziale attacco informatico, visto che basta uno smartphone connesso a internet per esporci a furti di dati più o meno sensibili, allora si capisce perché sia nato un corso di perfezionamento come quello appena avviato dall’Università di Modena e Reggio Emilia: sei mesi di immersione totale nei meandri digitali della cyber security, con l’obiettivo di formare superprofessionisti capaci di fermare le incursioni pirata di hacker a caccia di informazioni che, su scala mondiale, alimentano un “dark market” da centinaia di miliardi di dollari all’anno, inferiore per valore al solo mercato della droga.